Per anni la baby gang avrebbe vessato un pensionato disabile di Sava. Approfittavano della sua debolezza, il sessantunenne è affetto da problemi psichici, per chiedergli soldi, minacciandolo con violenza, intimidendolo, pressandolo con insistenza, fino ad arrivare a rapinarlo e derubarlo. Ora la Procura di Taranto e la Procura minorile hanno emesso venti provvedimenti di custodia cautelare per stroncare la banda criminale, composta anche da otto minorenni; cinque in carcere, cinque ai domiciliari e per due persone è stato emesso il divieto di avvicinamento a persona offesa. I minori sono stati affidati a una comunità di recupero e al carcere minorile. Le indagini dei Carabinieri, denominata “Bad Boys”, ha messo in luce una situazione di emarginazione, la cui vittima veniva fatta oggetto di continue richieste estorsive da parte di giovani colpiti da provvedimenti giudiziari. Le accuse mosse nei loro confronti sono gravi: estorsione, furto, rapina e atti persecutori. Ad alcuni indagati viene contestato anche il reato di detenzione e porto illegale di arma da sparo. Una vicenda, questa, molto analoga al caso di Antonio Cosimo Stano, il sessantaseienne di Manduria affetto da disagi psichici, morto il 23 aprile dopo aver subito aggressioni e angherie da più gruppi di giovani, che poi condividevano le loro scorribande su WhatsApp. Per la vicenda di Stano sedici persone sono finite sotto processo, tre maggiorenni e tredici minorenni, per i quali è stata chiesta la messa alla prova.