Proseguono le indagini per risalire al movente della strage familiare avvenuta in un casolare nei dintorni di Perugia, la morte di padre, madre e figlia che potrebbe risalire allo scorso fine settimana è stata scoperta dal fidanzato della più giovane delle vittime la figlia che aveva 39 anni. Era andato a cercarla in casa dei genitori perché non si era presentata al lavoro e non riusciva a contattarla. Gli inquirenti e gli investigatori ritengono probabile che Enrico Scoccia 69 anni abbia sparato prima alla moglie Maristella Maffarini e poi alla figlia per poi fare fuoco contro se stesso. Anche perché il fucile da caccia probabile arma del delitto è stato trovato accanto al cadavere dell'uomo. Fino ad ora non sono emersi contrasti all'interno del nucleo familiare ma vengono ascoltati parenti amici conoscenti alla ricerca di elementi che possono chiarire in quale contesto è maturato il delitto. Una delle persone sentite un uomo che svolgeva alcuni lavori al casolare ha riferito di aver parlato al telefono con Enrico Scoccia venerdì scorso. In quell'occasione, l'uomo avrebbe detto: ho dei problemi a casa. Il presunto responsabile viene descritto come persona riservata e gentile ma pare che da qualche tempo fosse depresso forse anche a seguito di un intervento subito. E il riferimento a non meglio definiti problemi fa pensare che la strage possa essere riconducibile proprio a questi. Difficoltà tutte da verificare che potrebbero averlo spinto a sterminare l'intera famiglia.