Chicchi di grandine grandi come arance. Qui siamo a Pescara ma la scena si ripete in molti punti della costa adriatica, dalla Riviera del Conero fino in Abruzzo e poi a Venafro, in Molise e in Emilia Romagna, con pesanti conseguenze sui campi coltivati tra Piacenza e Rimini. Grandinate di pochi minuti, ma di una violenza tale da sfondare, vetri e parabrezza delle auto e da causare danni seri ai tetti delle abitazioni. Qui siamo a Milano Marittima, in provincia di Ravenna. Tutta la giornata si conferma, come da previsioni, all'insegna del maltempo su buona parte dell'Italia, con nuovi temporali e rischio nubifragi in molte regioni. L'allerta gialla, diramata da Nord a Sud lungo tutta la penisola, diventa arancione in Toscana centro meridionale. Sembra il bis di quanto già visto nelle scorse ore lungo la costa marchigiana, dove i turisti e bagnanti sono dovuti letteralmente fuggire dalle spiagge, spazzate da venti fino a 150 chilometri orari, che hanno sollevato, lettini e ombrelloni come fuscelli. Molte zone della penisola continuano a essere battute dal vento forte. 60 chilometri all'ora il Maestrale in Sardegna, Bora anche più violenta nell'alto Adriatico, Scirocco persistente in Sicilia occidentale e una nave da crociera in costruzione, di oltre 200 metri, ha rotto gli ormeggi nel porto di Ancona.