Pescara, fermati due minorenni per l'omicidio di un 16 enne

Un debito di droga di poche centinaia di euro, 200, 250, legato al piccolo spaccio. Per questo si può morire a 16 anni. È accaduto a Pescara all'interno del parco pubblico cittadino Baden Powell dove un minorenne è stato accoltellato, sembra per 25 volte. Il ragazzo è stato attirato li da un gruppo di altri otto giovani, l'appuntamento era in una zona non sorvegliata del parco, poi forse in seguito a una lite, il ragazzo è stato colpito più volte, anche quando era già a terra ferito. Gli investigatori avvisati hanno ritrovato il corpo nascosto tra i cespugli, ormai privo di vita. La testimonianza di chi era presente e le telecamere hanno permesso di rintracciare e individuare i due presunti responsabili dell'omicidio, anch'essi minorenni, già in stato di fermo. Uno sarebbe il figlio di un carabiniere e secondo di un avvocato. A dare l'allarme un giovane che faceva parte del gruppo ma che si è reso conto della gravità di quanto fosse successo. Risvolto ancora più amaro è che i ragazzi, dopo la spedizione punitiva e dopo aver lasciato Thomas in fin di vita, sono andati tutti al mare in uno stabilimento balneare del centro. In una nota la Questura stigmatizza l'incredibile disagio giovanile, una sorprendente carenza di empatia emotiva e una palese incapacità di comprendere l'estremo disvalore delle azioni commesse. Il sindaco della città parla di una tragedia che lascia sgomenti e senza parole che impone riflessioni profonde da parte della famiglia, della scuola e delle istituzioni. L'inchiesta sull'omicidio ora è passata alla Procura dei minori dell'Aquila.