Abbiamo pubblicato questa petizione perché in conseguenza della pandemia pensiamo possa diminuire il reclutamento di ricercatrici e rallentare l'avanzamento di carriera delle docenti universitarie donne. Anche nella categoria della docenza universitaria la ripartizione dei servizi di cura nell'ambiente domestico tra uomini e donne, cura dei figli, cura delle persone anziane, delle persone con disabilità non è paritaria. Questo è vero particolarmente nella fascia di età tra i 30 e i 38 anni, nell'arco dei quali sulle spalle delle donne e delle ricercatrici gravano una serie di impegni collegati alla pianificazione come per tutte le altre donne di una vita familiare. Per questo chiediamo correttivi nelle cosiddette abilitazioni scientifiche nazionali ossia l'esame cui devono sottoporsi tutte le ricercatrici e ricercatori universitari per divenire un domani professori. "Avete già dei riscontri rispetto quello che ci sta raccontando professoressa?" "In parte i danni della pandemia sulla produttività delle ricercatrici donne sono già visibili, grazie ad indagini pubblicate già dal 2020 su alcune grandi riviste scientifiche americane, quali Nature o Science. Queste indagini mostrano che in occasione già del primo lockdown, quindi tra diciamo marzo e giugno 2020, è calato sensibilmente il numero di donne autrici di articoli in campo scientifico. Ecco perché pensiamo che le prove maggiori del calo della produttività scientifica delle donne si potrebbero vedere nel prossimo triennio." "Questo che lei ci sta spiegando ci sta raccontando ha anche, come dire, delle conseguenze pratiche rispetto proprio all'equilibrio tra uomini e donne diciamo, l'equilibrio di genere all'interno dell'università anche per accedere ai fondi, come impatta in questo senso?" "E ha detto bene, per accedere ai fondi perché forse per menzionare una conseguenza su tutte, le conseguenze negative si potrebbero avere nel campo dei finanziamenti europei. Le richieste di finanziamento all'Europa negli ultimi decenni avvengono all'interno di grandi programmi quadro quinquennali denominati Horizon. Ecco il prossimo programma quadro quello che copre l'arco di tempo 2022, 2027 ha introdotto per la prima volta una linea direttrice denominata JEP, gender equality program con cui si indicano delle azioni che le strutture richiedenti devono dimostrare di aver intrapreso al fine di ottenere il finanziamento. In altre parole se le università richiedenti il finanziamento non dimostrano di avere messo in atto un programma per il bilanciamento di genere che passa per l'incentivazione della presenza delle donne negli organi direzionali e viene specificato, per una politica di parità di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera, se non si fanno, se non si dimostra di aver messo in atto queste strategie si compromette la possibilità delle università italiane dal 2022 di ottenere finanziamenti dall'Europa.".