Picchiati, colpiti con un bastone, a volte legate alla sedia a rotelle. Violenze fisiche, verbali e psicologiche, quelle inflitte da sei donne che lavoravano presso la casa di riposo, ad anziani disabili che erano ospiti della struttura. A scoprire tutto sono stati gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, che stavano indagando su una bancarotta fraudolenta, relativa all'amministratrice della casa di riposo che si trova in via Emerico Amari nel pieno centro di Palermo. I militari delle Fiamme Gialle avevano piazzato all'interno la struttura delle telecamere di sorveglianza per verificare se i loro sospetti fossero fondati, ma hanno scoperto uno scenario agghiacciante. Le violenze sugli anziani, avvenivano quotidianamente. Venivano lasciati a loro stessi, anche quando stavano male. Un ospite prima di essere portato in ospedale, scrivono i magistrati nella richiesta di arresto, ha rischiato di morire per negligenza del personale. Un'altra ha tentato il suicidio provando a lanciarsi dalla finestra. In manette sono finite, Maria Cristina Catalano 57 anni, che è accusata anche di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, e autoriciclaggio, Vincenza Bruno 35 anni, Anna Monti di 52, Valeria La Barbera di 28, Rosaria Florio di 41 e Antonina Di Liberto di 54 anni, denunciata anche per false dichiarazioni che avevano fatto scattare, per il marito, il reddito di cittadinanza. La struttura è stata sequestrata ed affidata a un amministratore giudiziario che ha già formato una nuova squadra di infermiera per assistere gli anziani ospiti.