Piemonte, nasce piattaforma per l'emergenza pronto soccorso

Questa colonna mostra quanti sono i posti disponibili oggi: 2.248. Gli occupati sono 714. Il totale dei posti letto recuperati è quindi 3.142 in tutto il Piemonte. Ce lo comunica in tempo reale la piattaforma regionale sviluppata per fronteggiare l’emergenza Covid nel giugno del 2020 e dal 12 gennaio scorso utilizzata per affrontare anche un’altra emergenza: quella del sovraffollamento dei pronto soccorso. Qui sia le RSA che i cosiddetti CAVS, strutture a valenza sanitaria, quotidianamente caricano i posti letto liberi che hanno a disposizione per poter accogliere pazienti già stabilizzati, dimessi dai reparti o direttamente dal pronto soccorso, in modo da decongestionare gli ospedali. "Questa possibilità di censire tutti questi posti che via via vengono messi a disposizione ci consente, in piattaforma, di avere una visione globale della disponibilità dei posti letto per dimissioni nella Regione che è molto utile sia sui territori periferici, dove i nuclei ospedalieri territoriali possono direttamente rivolgersi alle strutture libere, sia nell'area di Torino per la nostra regia centrale che facciamo al DIRMEI per le dimissioni, dove stiamo sperimentando forme nuove di possibilità e dimissione centralizzata". Solo tra un paio di settimane si potrà valutare l'impatto di questa piattaforma sull'emergenza. In alcuni ospedali della Regione, il boarding in pronto soccorso, cioè l'attesa prima di essere ricoverati in reparto, è durata anche 6 giorni. Colpa dell'influenza che quest'anno è particolarmente virulenta, ma colpa soprattutto di problemi che in Italia scontiamo da anni nell'organizzazione e nella programmazione della medicina d'urgenza. "Io riesco a vedere principalmente due problemi. Uno è quello del personale: è mancata la programmazione, non troviamo in particolare personale medico specializzato e i bandi vanno deserti. Due: occorre, e col PNRR si sta lavorando su questo, trovare una modalità organizzativa di medicina territoriale attiva h24 che possa intercettare i pazienti coi codici a più bassa intensità".