Le cartoline che arrivano da Torino in questo primo giorno di lockdown morbido sono simili a quelle viste a marzo e aprile. Negozi chiusi, piazze e strade semideserte, a cui purtroppo corrispondono ospedali pieni, troppo pieni. In Piemonte già occupato il 43% delle terapie intensive, contro una media nazionale del 31. Inoltre, l' 8% dei malati Covid è ricoverato in ospedale, il doppio della Lombardia. Numeri che creano affanno ad una sanità già in difficoltà, con prospettive che fanno tremare. Noi abbiamo una proiezione a 10 giorni di saturazione se non si interviene in modo importante sulle cure domiciliari. 10 giorni? 10 giorni, 12, a seconda dell'andamento. L'Rt è sceso quindi abbiamo una curva in miglioramento, però noi stiamo stiamo dicendo alla nostra azienda e a tutti che non possiamo reggere nel tempo con questo andamento di ricoveri, e quindi si sta applicando una serie di protocolli per ricoverare in modo più appropriato. La priorità allora è cercare altri posti letto entro pochi giorni, fa sapere l'Assessorato alla sanità della regione. Qui, nel padiglione 5 di Torino esposizioni, siamo nei pressi del parco del Valentino, sarà allestita una struttura da campo che potrà ospitare 500 pazienti Covid a bassa intensità. Questo per evitare di assistere ancora a scene del genere, malati Covid appoggiati sul pavimento dell'ospedale di Rivoli, ormai stracolmo. Oppure pazienti Covid e non attraversare lo stesso corridoio diviso solo da un nastro adesivo, come ad Ivrea. Ho visto anch'io il filmato dell'ospedale di Rivoli, sono cose non accettabili e andremo a fondo nella questione.