In poche ore gli scavi di Pompei hanno ospitato quasi 400 persone. 400 visitatori, nonostante il periodo così complesso, hanno scelto di venire per la prima volta o tornare in uno dei luoghi simbolo dell'Italia nel mondo. "Molto molto bene, benissimo, l'aspettavamo noi pompeiani e penso che sia una mossa per cercare di capire che forse ne stiamo uscendo, stiamo uscendo da questo tunnel". "Torniamo spesso qui, veniamo qui da Napoli molto spesso perché è meraviglioso camminare per le strade di Pompei. Come dire, un po' come se fossimo sui blocchi di partenza, appena hanno aperto siamo venuti". "Ti sembra di rivivere con la gente ha vissuto qua, è bellissimo. Non saprei dire che cosa amo di più". "Finalmente, sono un'infermiera e sono riuscita a prendermi una giornata per un po' di cultura, un po' di svago". "È mancato in questo anno pesante anche per gli operatori sanitari?" "E certo, moltissimo, non si vedeva l'ora. Fortunatamente, con tutte le misure di sicurezza è possibile visitare questi luoghi". Una ripartenza che è di buon auspicio, con i visitatori che hanno ripopolato le vie, visitato le domus, potuto godere nuovamente della bellezza eterna dell'antica Pompei. Tutto in sicurezza, con ingressi scaglionati, controllo della temperatura, percorsi all'aperto che evitano assembramenti. "Visitano un percorso che, a pieno titolo, dà un'impressione veramente vasta del sito di Pompei, tra case, aree pubbliche, necropoli, quindi...Chiaramente, non siamo ancora ai numeri di prima della pandemia, ma credo che sia un contributo molto importante anche per una singola famiglia avere questa esperienza, un po' di normalità a cui possiamo tornare lentamente". Una nuova normalità che apre le porte anche ad altri ambiti della cultura che hanno sofferto e soffrono in questo lungo periodo di pandemia. Il direttore del parco archeologico spiega che Pompei, nel rispetto della sua funzione principale, per le sue caratteristiche, si candida a ospitare anche altri eventi culturali. "Adesso abbiamo il teatro Mundi. Il settore del cinema, dello spettacolo, del teatro, della musica è stato molto fortemente colpito dalla crisi e noi, dove possiamo, cerchiamo di collaborare, creare sinergie e dare una mano, ovviamente rispettando la vocazione del sito, come abbiamo proposto anche con teatro Mundi. Sì, assolutamente, Pompei è un luogo dell'archeologia, ma anche un luogo della cultura contemporanea".