Collassato, adagiato sul letto del fiume Magra il viadotto di Albiano, frazione di Aulla che unisce la Liguria con la Toscana, la provincia di La Spezia e con Massa Carrara. È crollato con un grande boato mercoledì mattina. Solo due vetture sul ponte, un solo ferito non grave che è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Pisa con un trauma toracico. Ma nel tirare un sospiro di sollievo perché le limitazioni al traffico, dovute all'emergenza sanitaria hanno evitato il peggio su quel ponte solitamente trafficato, ci si domanda come sia potuto accadere. Come sia possibile che un tratto di strada provinciale lungo 258 metri sia crollato interamente, campate comprese. A Novembre il forte maltempo aveva causato vistose crepe sul manto stradale, ma dopo il sopralluogo dei tecnici ANAS fu dato il via libera alla circolazione senza limiti al traffico. Nel 2018 dopo il crollo del ponte Morandi, il 16 Agosto, scrivo una lettera all'ANAS perché faccia una ricognizione di tutti i viadotti di sua competenza. Dopodiché, chiedo degli incontri, chiedo dei sopralluoghi. Mi scrivono che tutto va bene, che non ci sono cose. Io chiedo delle indagini penetrometriche e loro mi scrivono il Novembre scorso dicendomi che va tutto bene e che come dire, non stia ad insistere perché mi hanno già scritto ad Agosto che va tutto bene, ad Agosto del 2019, e mandano in fotocopia la lettera dell'Agosto 2019 come a dire, non continui Sindaco a darci noia. Dopo Novembre sono tornati? Sono tornati, hanno messo soltanto un po' di asfalto, dicendo che era una crepa superficiale. Oggi ANAS fa sapere che sul ponte non erano in corso interventi al momento del crollo. La ministra delle infrastrutture, Paola de Micheli, ha chiesto immediatamente una dettagliata relazione alla società, che è diventata gestore dell'ex Strada Provinciale 70 nel 2018, acquisendola dalla provincia di Massa Carrara.