Una giornata importante perché si ricongiungono con un nastro d'acciaio le due estremità della Valle Polcevera, che purtroppo questo nastro era stato interrotto il 14 agosto 2018. Noi ricordiamo le 43 vittime, ogni genovese ce le ha nel cuore e nella mente e sotto la vecchia pila 9 cioè là dove vedete quella pila, sarà fatto il memoriale in accordo con i familiari delle vittime che hanno visto il progetto, hanno dato molti contributi e lo faremo esattamente come loro vogliono. Questo perché la nostra generazione e le prossime generazioni devono ricordarsi di quello che è successo per far sì che non si ripeta più. Oggi la giornata è anche significativa per chi ha lavorato, per tutti quelli che hanno fatto questo grande lavoro. Hanno lavorato duramente, ventiquattro ore su ventiquattro. Se ricordo bene si sono fermati soltanto un giorno, che era il Natale del 2019, dopodiché si è sempre lavorato, anche con l'emergenza del Covid, rallentando certamente, mettendo insieme molte pratiche di lavoro diverse, ma ce l'abbiamo fatta e continueremo così per i prossimi due o tre mesi per arrivare alla fine all'apertura finale del ponte. Questo è il modello che tutti chiamano “modello Genova”. Io dico che questo modello è assolutamente replicabile ed è un modello che dice niente burocrazia, prendiamoci le nostre responsabilità, tiriamoci su le maniche, lavoriamo tutti assieme, niente polemiche strumentali, avanti perché i cittadini vogliono i fatti e questo è un fatto.