Suonano le sirene, dalle navi del porto, e alle 11:36 Genova si ferma. Un minuto di silenzio. I nomi delle 43 vittime tra le immagini del crollo di Ponte Morandi, Genova non dimentica. É una lunga risalita che riparte dalla posa simbolica della prima pietra per il memoriale e dalle parole del Ministro della Giustizia Marta Cartabia, si commuove: "Da madre ho incontrato madri" dice poi allontana i dubbi sul percorso della giustizia e incontra i familiari delle vittime. "Non c'è da temere che processi come il Ponte Morandi e altri processi possano svanire, il lavoro della riforma è portare a una giustizia in tempi brevi, non vanificare i processi." "Dobbiamo chiedere sempre che qui ci sia lo Stato insieme a noi, che ci siano le istituzioni, perché non deve essere solo un ricordo di oggi, deve essere tutto l'anno che si lavora per far sì che una tragedia come questa non avvenga mai più." C'è anche il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, dalla radura della memoria, sotto Ponte San Giorgio costruito in 491 giorni, ribadisce la necessità di adeguamento del patrimonio infrastrutturale del Paese. Il resto della giornata scorre tra abbracci e silenzi dal Ponte delle Ratelle ribattezzato 14 agosto 2018, l'allenatore della Sampdoria Roberto D'Aversa posa 43 rose bianche. "Un pensiero per tutte le vittime e per tutte le famiglie anche per quelle persone che sono sopravvissute, mi sembrava doveroso." Tre anni fa, crollava il Ponte Morandi spezzando in due Genova e la Liguria, che riparte dal memoriale sotto la pila 9, da qui con il progetto dell'architetto Stefano Boeri riparte anche la riqualificazione della Val Polcevera. "La verità è che oggi ricordiamo quel che è accaduto allora, quella tragedia immane ma soprattutto con quel memoriale vogliamo non dimenticare mai.".