"Tutti i rinviati a giudizio, c'è la conferma di quello che noi sosteniamo da tutto questo tempo." Andranno tutti a processo i 59 imputati dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi compreso l'ex Amministratore Delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci. Prima udienza il 7 luglio è accolta la richiesta di patteggiamento da parte di ASPI e SPEA, le due società pagheranno 30 milioni di Euro come risarcimento danni e così escono definitivamente dal processo penale. Davanti a Palazzo di Giustizia, il pianto liberatorio dei parenti delle vittime e questa volta sono lacrime di speranza, un passo avanti verso la giustizia, dopo 4 anni di indagini, per il crollo del 14 agosto 2018 strage costata la vita a 43 persone. Un disastro avvenuto a causa dei mancati interventi di manutenzione, una bomba ad orologeria di cui tutti erano a conoscenza. "La Procura ha lavorato seriamente e le cose che, le indagini vuol dire che erano vere, non erano tutte false come come cercavano di far capire loro. Speriamo che i colpevoli pagano, ma che devono pagare veramente perché 43 persone sono state uccise, innocenti." Il viadotto sul Polcevera era ammalorato, e nessuno fece nulla; per questo i PM hanno parlato di immobilismo e consapevolezza dei rischi, la svolta arriva con la decisione del Gup Paola Faggioni, gli imputati dovranno rispondere, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, falso, rimozione di dispositivi di sicurezza e omissione d'atti d'ufficio. "Sono un pò più sollevata, per chi oggi non è potuta essere qua con noi, per gli altri parenti, forza e coraggio andiamo avanti perché prima o poi riusciremo a ottenere giustizia." In aula anche legali di Castellucci, ora ci sarà il dibattimento, dice l'avvocato Giovanni Paolo Accini, e auspichiamo che tutto si possono svolgere in pieno contraddittorio, tra accusa e difesa.