La salute prima di tutto. Un vecchio adagio che dovrebbe valere per tutti, ma purtroppo in Italia non è così. Per le persone più povere, infatti, spesso curarsi, rimane un lusso. A raccontarlo sui numeri del settimo rapporto sulla povertà sanitaria della Fondazione Banco Farmaceutico. Nel 2019 e fino a oggi sono stati 473000 gli individui poveri che non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avrebbe avuto bisogno, per esigenze economiche. Secondo i calcoli della Fondazione ognuno di noi in media spende per curarsi l'anno 816 euro, mentre i più poveri possono permetterci una cifra molto inferiore solo 128 euro. Peraltro i più indigenti possono preoccuparsi meno della prevenzione e quindi utilizzano più di sei euro su dieci del proprio budget sanitario per i farmaci contro i quattro della media. I più in Difficoltà, come spesso accade per i fenomeni di povertà, sono proprio le famiglie con figli minori. Lo Stato potrebbe intervenire per riequilibrare le diseguaglianze. Ma negli ultimi anni il carico di spesa sanitaria sulle spalle dei cittadini è aumentato; mentre si è ridotta la quota pagata dal sistema sanitario nazionale. Il Governo sembra voler mettere una pezza con la legge di bilancio, attraverso l'abolizione del superticket sulle visite specialistiche. Se questo contribuirà e meno a ristabilire il sacrosanto diritto per tutti a curarsi, lo sapremo solo a conti fatti l'anno prossimo.