Partita da Largo Cairoli a Milano, la Global March for Justice, la manifestazione contro il cambiamento climatico chiede azioni immediate e concrete alla politica in concomitanza con l'ultimo giorno della pre-COP26 nel capoluogo lombardo. Ad aprire il corteo, lo slogan un altro mondo è possibile. Al grido di giustizia climatica sulle note di Bella Ciao e Caparezza, io vengo dalla Luna, il corteo ha percorso le vie del centro per arrivare nella zona del convegno e per terminare secondo programma in Piazza Giulio Cesare nelle adiacenze delle tre torri. Contro lo sfruttamento del suolo e per i cambiamenti anche nella scuola. Striscioni e slogan contro le energie da fonti fossili e contro le attuali politiche migratorie accusate di non tener conto delle migrazioni causate dai cambiamenti climatici. Migliaia di giovani non, famiglie con bambini per un corteo pacifico e dai volti tinti di verde. Unico episodio vandalico l'incursione dimostrativa nella sede della Microsoft imbrattata durante il blitz. I manifestanti con striscioni hanno chiesto giustizia fiscale accusato le grandi Corporate di cavalcare il tema del clima, sostenendo le Coop ma al contempo distruggendo il Pianeta.