Nel segno della rosa camuna, simbolo ancestrale del territorio lombardo e ormai da anni logo della Regione Lombardia, sono stati consegnati i premi dell'edizione 2022, istituiti per riconoscere chi si è distinto per operosità, creatività, impegno e solidarietà contribuendo così allo sviluppo della Regione nei campi più disparati. "Il premio dovrebbe essere dato a tutti i lombardi. Loro sono quelli che hanno, in questo periodo, rappresentato al meglio questa nostra grande comunità che ha saputo superare dei momenti difficili, che ha saputo essere unita quando sembrava che tutto andasse male e che ancora una volta ha dimostrato di saper ripartire con una grandissima forza e una grandissima determinazione". Due anni faticosi e dolorosi quelli della pandemia, che hanno segnato profondamente la Regione rischiando di metterla in ginocchio. Molti premi sono andati infatti a chi ha dato un contributo durante l'emergenza. "Quando c'è un'emergenza, come dice anche il nostro inno nazionale, bisogna stringersi a coorte e bisogna lavorare ventre a terra. Lo abbiamo fatto. Abbiamo dato fastidio. Qualche volta ho avuto anche dei problemi perché non tutti capivano quello che dovevamo fare ma i risultati sono lì a parlare chiaro. Fatti e non parole". "Il fatto di avere un riconoscimento da parte della Regione è molto importante per noi, perché la maggior parte del lavoro che abbiamo fatto è stato in Lombardia, che si è aperta subito a chiedere aiuto e subito i nostri colleghi hanno lavorato in modo volontario e umanitario". Ma non manca il mondo dello sport e dell'intrattenimento. "Per me è un onore rappresentare il Milan per questo riconoscimento. Abbiamo fatto contento Presidente. Il giusto riconoscimento per un annata straordinaria, per una squadra che ha fatto veramente una cosa importantissima". "Siamo molto contenti perché debbo dire che il lavoro che abbiamo svolto da oltre 30 anni oggi comunque è attestato da un premio così, per cui molto molto contenti. Però è una normalità per noi".