È un mondo complicato, è facile dirlo e ed è anche un mondo dove la propensione al rischio è molto rilevante. Dobbiamo dire una cosa, nel senso che, non credo vi sia una soluzione pronta a questo sovrapporsi di crisi, una soluzione definitiva, quindi quello che c'è da attendersi è probabilmente di andare da un assetto all'altro, da un esito all'altro, che si tratti dell'Ucraina, che si tratti dell'Iran, che si tratti di Gaza e in generale del riassetto del Medio Oriente. Quello che c'è da sperare è che in questi assetti a perderci non sia l'occidente e da questo punto di vista, noi abbiamo bisogno dell'amministrazione americana, abbiamo bisogno di segnalare fortemente all'amministrazione americana che in gioco c'è qualcosa di più di una mera logica di potenza e di influenza.