La febbre rosanero si diffonde in città allo stadio Renzo Barbera si registra il quarto sold-out consecutivo. 35000 persone sugli spalti per la finale dei play-off che decide il ritorno in serie B. Stadio pieno, seggi disertati e non è solo una questione di bassa affluenza, alla vigilia del voto 130 Presidenti di seggio, su 600, hanno rinunciato all'incarico e, nonostante una notte di lavoro frenetico all'ufficio coordinamento elettorale alle prese con una spasmodica ricerca dei sostituti, domenica mattina gli elettori hanno trovato decine di sezioni chiuse. Ritardi e aperture slittate al primo pomeriggio. In alcune scuole di periferia e nelle borgate da Ballarò a Sferracavallo sul mare. Regolare inizio invece nelle scuole del centro, compresa la Giovanni XXIII piazzi in cui alle 9:30 ha votato il Presidente della Repubblica. In una delle 5 sezioni della Antonio Ugo seggi aperti anche se con qualche ora di ritardo, solo grazie alla disponibilità di un giovanissimo supplente che si è offerto volontario a ricoprire il posto rimasto vuoto. "Se non fossi arrivato io, il seggio non si sarebbe potuto aprire" Un caos seggi, che diventa caso giudiziario. Il Comune ha presentato un esposto alla Procura, che dovrà valutare se per i Presidenti assenti, sussistono gli estremi per i reati di interruzione di pubblico servizio o addirittura rifiuto di atti d'ufficio. Gli inquirenti dovranno accertare se la decisione di non presentarsi sia stata adeguatamente motivata ed entro quali termini comunicata. E poco c'entra dicono dall'Ufficio Elettorale, l'attacco acker che nei giorni scorsi ha mandato in tilt il sistema informatico di Palazzo delle Aquile, chiamati più volte ci dice il Segretario Generale del Comune, le donne in molti non hanno nemmeno risposto alle nostre telefonate".