Il sole entra dalle finestre nella casa di riposo San Pietro di Monza, illumina una nuova giornata fatta ancora di quei rituali che il covid ha imposto. Abbiamo aspettato più del previsto, adesso speriamo che la cosa si avveri. Qui, come in tutte le RSA il vaccino significa un abbraccio vero, il tocco della carezza di un figlio, l'intimità di una frase sussurrata, qui con il vaccino gli anziani vedono una luce in fondo al tunnel. - È il proseguimento della nostra vita. Fatemi il vaccino presto. Non mi fate morire, controllate bene che io sono contento così, di farlo. - Il vaccino doveva arrivare solo la prossima settimana poi l'accelerazione dalla Regione e le prime dosi ieri a 50 anziani. Tutto dovrebbe essere completato entro venerdì, compreso il personale che ha aderito al 90 %. - Va tenuto presente anche il tipo di vaccino. Quello di Pfizer che richiede una preparazione nel lab, una consegna in tempi stretti alla struttura di modo che possa essere somministrato nell'arco delle 6 ore. - Le dosi di vaccino arrivano qui già diluite nelle siringhe dal lab del San Gerardo di Monza, pronte per essere iniettate entro e non oltre le 6 ore. - L'altro aspetto più problematico è legato all'autorizzazione per le persone non in grado di intendere e volere. Questo ha richiesto un po' di tempo, però l'abbiamo affrontato e stiamo risolvendo avendo tutti i problemi. Vaccinate i nostri anziani, perché una carezza che per voi è scontata per i nostri anziani è davvero fondamentale, è preziosa, è vita.