Sono anche loro, quelli che, si legge spesso sui social, rubano il lavoro agli italiani. Incontriamo cinque lavoratori di origine pakistana licenziati nel giorno di Pasquetta. Mostrano i messaggi WhatsApp: domani non più lavoro. Basta, ha scritto l'azienda cinese di Pronto Moda di Campi Bisenzio ad Abib Blak. Il capo ha detto: chi non vuole lavorare, il capo chiama altra persona. L'avviso senza possibilità di repliche ad Alfidi Maksud, un impiego pesante. Un contratto fuorilegge. Quanti giorni lavoravate? Per quante ore? 12 ore di lavoro sempre. 4 anni. 12 ore di lavoro al giorno per 4 anni tutti i giorni? 7 giorni su 7? Si. Niente paga nei giorni di malattia; è un escoriazione sufficiente per essere buttato fuori. Gli operai hanno chiesto di riposare almeno un giorno durante il loro Ramadan in coincidenza delle festività pasquali. Tutta Italia 3 giorni, io solo uno. Una richiesta respinta con licenziamento. L'attività della ditta è stata formalmente sospesa dall' ispettorato del lavoro ma nei fatti nulla è cambiato. Dopo il controllo l'azienda ha riaperto e ha continuato a sfruttare. Ci sono due ditte e con due nomi differenti ma nella realtà dei fatti il capannone lo stesso e il lavoro è lo stesso. Che cosa chiedete adesso, se volete essere riassunti lì, se volete cercare un altro lavoro. Io ho solo voglia di lavoro. Lavoro regolare. Si lavorare in regola. Come l'italiano che lavora 8 ore e 5 giorni. E se questo è ancora è chiedere troppo allora, non è festa per tutti.