"La sera in cui Saman è stata uccisa, io dormivo. Mi hanno svegliato Ikran Malak. È successo un casino, mi hanno detto. Siamo andati sullo stradello vicino alle serre e abbiamo trovato il corpo". Davanti alla Corte D'assise D'appello di Bologna un fiume in piena Danish Hasnain zio di Saman, condannato in primo grado a 14 anni di carcere. In aula ascolta tutta la deposizione del fratello della ragazza che da dietro un paravento lo accusa di essere l'autore materiale dell'omicidio Hasnain poi per quasi due ore rilascia dichiarazioni spontanee. La sua verità l'aveva raccontata prima solo ai Carabinieri dopo aver fatto ritrovare il corpo a un resoconto non ammesso al processo. in aula coinvolge i due cugini Saman Ikram Ijaz, Manhulak assolti in primo grado. "Loro hanno scavato la buca io ho dato una mano, poi me ne sono andato e l'hanno seppellita l'hanno uccisa i genitori ho saputo" "E nel primo passaggio aveva parlato proprio dei genitori. E nel tornare sul tema, invece, ha riferito proprio il nome di Nazia dicendo di averlo appreso". La madre e il padre di Saman, condannati all'ergastolo in primo grado, ascoltano in silenzio. Nella prossima udienza rilasceranno dichiarazioni spontanee per Nazia Shaheen saranno le prime parole dopo l'arresto e l'estradizione dal Pakistan. .