L'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'ex Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l'ex Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: sono stati loro i teste ascoltati all'udienza del processo Open Arms che vede alla sbarra Matteo Salvini, l'attuale Ministro per le Infrastrutture, che nel 2019 era a capo del Viminale nel primo governo Conte di cui la Lega faceva parte. Salvini deve rispondere del reato di sequestro di persona e abuso d'ufficio. I fatti risalgono all'agosto del 2019 quando Salvini, negando un porto alla nave umanitaria spagnola Open Arms, impedì di fatto lo sbarco dei 143 migranti che si trovavano a bordo, ufficialmente per ragioni di sicurezza perché sulla nave potevano esserci dei terroristi. Alla specifica domanda su questa possibilità l'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto di non aver mai sentito nulla di tutto questo. Poi la deposizione del leader dei 5 Stelle si è incentrata sugli accordi tra l'Italia e l'Europa in materia di ricollocamenti. Dopo Conte è stata la volta dell'ex Ministro Luciana Lamorgese e successivamente di Luigi Di Maio che ha sottolineato come la posizione di Salvini in quell'occasione fosse tale solo per aumentare il suo consenso elettorale. Come annunciato dal suo legale, l'avvocato Giulia Bongiorno, Matteo Salvini durante la prossima udienza renderà dichiarazioni spontanee per chiarire la sua posizione. Il processo è stato aggiornato al prossimo 24 marzo.