Piange il padre di Saman, in aula. Si commuove mentre i periti mostrano le foto del cadavere della figlia, la 18enne pakistana ritrovata morta dopo essere stata sepolta nelle campagne di Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Shabbar Abbas, di recente estradato in Italia, è accusato di essere l'ideatore dell'omicidio della figlia, uccisa perché si era ribellata ad un matrimonio forzato, imposto dalla sua famiglia. Stando all'autopsia, la ragazza è morta per asfissia causata da strangolamento. Poi è stata sepolta in una fossa e ritrovata dopo un anno e mezzo di ricerche. La buca sarebbe stata preparata tempo prima, scavata per sei volte, dicono le perizie medico legali, prima di deporvi il corpo di Saman. Come strumenti, sarebbero stati utilizzati attrezzi compatibili con quelli ritrovati nella casa dello zio Danish e dei due cugini imputati anche loro per il delitto. Venerdì è prevista la testimonianza di Ayub Saqib, il fidanzato della ragazza. A lui Saman aveva confidato, se non ti chiamo domani avverti i carabinieri. Per l'omicidio avvenuto la notte del 30 aprile 2021 a Novellara, la procura di Reggio Emilia accusa cinque persone: i genitori, lo zio e i due cugini di Saman. Unica a mancare all'appello è la madre, ancora latitante.