Le cose più belle di quest'isola sono i colori, le case, l'amicizia, l'infanzia, l'isolotto di Vivara, il carcere, l'ex penitenziario, Terramurata, quello che noi guardiamo ai nostri occhi ogni giorno che è il mare, la luce, il caldo e sicuramente la famiglia. Lei si chiama Ludovica, è una giovane imprenditrice culturale e con un gruppo di amici ha un progetto: quello di tornare a vivere a Procida e valorizzarla nel modo giusto. L'isola più piccola del Golfo di Napoli è uno scrigno amato da letteratura e cinema, due esempi su tutti: "L'isola di Arturo" di Elsa Morante e "Il postino" con Massimo Troisi. Procida capitale della cultura 2022, da un'isola così piccola, meno di 4 chilometri quadrati, un mare di cultura e bellezza. Credo che se riusciamo ad ottenere dei risultati concreti, Procida potrà essere modello per tante realtà medio piccole che alla fine con la cultura potrebbero creare dei sani percorsi economici. Lo slogan scelto per l'anno della rinascita, il 2022, è: la cultura non isola. 44 progetti culturali, 240 artisti, 330 giorni di esibizioni, quasi tutto l'anno, che vedranno anche il coinvolgimento diretto di chi quest'isola la abita. Sostenibilità e inclusione tra le cose fondanti, lo racconta a Agostino Reitano, direttore della candidatura. - Abbiamo letto i libri, abbiamo visto i film, abbiamo cantato delle canzoni con il nostro vicino. Ed è in questa esperienza così intima che si è compreso la necessità di lavorare sulla cultura come questione di legami. - Il patrimonio culturale e ambientale qui sono di una bellezza sorprendente in tutti i sensi, anche nella semplicità del quotidiano, come racconta la signora Maria, pescatrice di Procida. - I bambini, specialmente qui, giocano con altri bambini, non con i video etc, stanno all'aria aperta, quindi stanno più liberi.