Pronto soccorso in affanno, a Pisa pazienti in corridoio

Scene quotidiane all'interno del Pronto Soccorso dell'Ospedale Cisanello di Pisa. I cartelli dicono che non si può sostare nei corridoi ma da nord a sud questa è la regola. Mi hanno messa la e e la sono rimasta. Mi hanno portato su a fare le lastre, mi hanno riportato giù. Ha dolore ancora? Anziani, giovani, italiani e stranieri. Un mix democratico paga l'inefficienza del sistema. Il covid ha complicato i protocolli ma l'affluenza è tornata quella di prima, e quando finiscono le barelle, rimangono le sedie. Posso chiedere? Da quanto tempo lei è qua su questa sedia? Dalle 2 e un quarto di stanotte. E adesso devono trovarle un posto letto? Si. Oggi abbiamo 30 pazienti da mettere a letto quindi in attesa di ricovero da ieri e di questi 14 sono contenute in un'area che noi chiamiamo charge room, e quindi hanno un letto e un assistenza alberghiera completa. Il problema è che nonostante l'impegno si fa fatica a dare assistenza ai pazienti nel corridoio. Si vuole sedere signora? Vuole la mano? Ok almeno qui a Pisa, in azienda universitaria non sembrano mancare i medici. Il ministro Speranza ha ricordato che sono stati stanziati dal Governo 90 milioni creando un indennità specifica per chi lavora nel pronto soccorso. Ma questi 90 milioni che sono stati promessi, voi non li avete mai visti? No. Quei 90 milioni non sono mai arrivati. Per ora no, arriveranno. I soldi probabilmente arriveranno ma quella che sembra essere una soluzione ovvia, ovvero prevedere più posti letto nello ospedale non viene presa in considerazione. Si puntano ai 2 miliardi di fondi del PNRR sull'assistenza territoriale. Il problema è che avremmo bisogno di più disponibilità; abbiamo diciamo un'area che è l'ospedalino di Navacchio, che ha questa funzione di local area. Più disponibilità di posti letto? No, di uscita, perchè ogni due giorni abbiamo all'incirca bisogno dai 25 ai 30 posti letto disponibili, perché questo, diciamo, grosso modo è il numero di ricoveri che dobbiamo fare. Facciamo un po' fatica a dimettere i nostri pazienti. Chiediamo il numero di dimessi il giorno prima. La risposta è zero.