La Gintoneria, locale milanese non lontano dalla stazione centrale, non era solo un luogo dove i clienti vip potevano gustare piatti gourmet annaffiati, da bevande pregiate, ma potevano anche ricevere sostanze stupefacenti e usufruire di prestazioni sessuali da parte di escort. Questa è l'ipotesi accusatoria della Procura di Milano che ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari su richiesta della PM Francesca Crupi nei confronti di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, l'ex imbonitrice delle televendite, dell'ex compagno della Nobile, Davide Lacerenza e di Davide Ariganello il factotum. Le accuse sono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un'attività che avrebbe consentito notevoli guadagni illeciti riciclati nell'attività commerciale. Accanto un altro locale, la Mel Maison, il locale rosa che apriva alle due di notte, un privè da cinquemila euro a serata. Saracinesca sempre abbassata dopo l'arrivo dei clienti e telecamere interne, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro beni per un valore di oltre 900 mila euro, provento dell'autoriciclaggio. Secondo la testimonianza di un ex cliente, le escort venivano mandate anche a domicilio insieme alla droga e allo champagne. Il prezzo del pacchetto completo poteva variare dai tremila ai diecimila euro a serata. Dal 2020 al 2023 l'uomo ha ammesso di aver speso oltre 641 mila euro. Un'altra vicenda quindi, che vede coinvolta Stefania Nobile, 60 anni, sodale della madre, Wanna Marchi, la cosiddetta regina delle televendite, finita in carcere nel 2001 insieme a lei per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'estorsione per lo storico caso delle televendite ingannevoli. Migliaia le vittime raggirate dalle due donne anche con metodi vessatori. Nel 2013 la Nobile ha finito di scontare una pena a nove anni di carcere. .























