L'azienda agricola della cascina Zaccaria ha più di 100 anni, è gestita da tre fratelli: Angelo, Fabio e Marco, i quattro figli lavorano qui. 450 ettari di terreno tra cereali e riso e 10.000 maiali l'anno. Attraversiamo i campi ancora incolti, alla semina mancherebbero sei settimane circa. Se dovessero lasciare a riposo il 4% cosa comporterebbe? "Il nostro fabbisogno aziendale è di circa 30000 quintali di mais, mancando questo 4% a noi mancherebbero 2500 quintali che dovremmo andare ad acquisirli fuori via sul mercato". Con il mais vengono nutriti i suini, questo è l'impianto di biogas per l'economia circolare acquistato nel 2023 ci spiegano con un investimento di due milioni di euro, i liquami insieme alle raccolte di seconda coltura di mais diventano corrente pulita, l'energia rinnovabile che l'azienda immette in rete, ma producendo meno le cose si complicano. "Se nella mia azienda non posso produrre mais quindi non posso produrre suini perché devo andare all'estero a reperire la materia prima, ma se non c'è devo ridurre il numero di maiali, quindi meno escrementi, meno escrementi che vanno dentro in questo impianto di biogas e praticamente poi dopo son costretto a ridurre anche la potenza dell'impianto a biogas dove ci sono degli ammortamenti da pagare". A febbraio in genere gli ordini dei concimi e la programmazione aziendale delle semine è stata già fatta, quest'anno però è tutto fermo. "Stiamo un attimino alla finestra e vedremo cosa fare sicuramente se i concimi saliranno alle stelle come prevedono, e i nostri prodotti le nostre materie prime son sempre in discesa limiteremo anche l'acquisto di questi fertilizzanti".