"Beh noi non abbiamo desistito subito già da ieri nonostante avessimo ottenuto in parte quello che noi richiedevamo. Ossia, che da questa vertenza saltasse il mare, che arrivasse nei giusti luoghi, al Ministero del MISE, Insomma, che avessimo questo incontro. Un passo importante è stato fatto però di qui, purtroppo ahimé, noi ne abbiamo già vissuti tanti e vorremmo fare qualcosa di più concreto. Noi, in questa mattinata, decideremo quale sarà la prossima azione da fare". "Noi avevamo termine ultimo il 28 di febbraio per riuscire ad ottenere qualcosa con l'azienda in modo che non si fermassero gli impianti. Oggi abbiamo quattro impianti praticamente completamente fermi e alcuni al 50%. Quindi, praticamente, non è che stiamo rischiando, stiamo già ormai sull'orlo del baratro. Quello che chiediamo noi, è di avere almeno la possibilità di marciare perché gli impianti sono, comunque sia, competitivi. Abbiamo quindi bisogno semplicemente di un piccolo aiuto da parte del Governo che ci venga incontro per provare a salvare i nostri posti di lavoro".