Da Natale a Carnevale, a Putignano, è un attimo. In questo centro del barese, infatti, il giorno di Santo Stefano, patrono della città, segna curiosamente anche l'inizio del Carnevale che viene aperto dalle propaggini, una sfida in dialetto a sfondo satirico. È così dal 1394, assicurano i putignanesi, ma per il Ministero della Cultura manca l'attestazione scritta per poter attribuire a Putignano il primato del carnevale più longevo, oltre che più lungo d'Italia. Da qui il tanto contestato taglio di 200mila euro sui fondi destinati all'edizione 2025. "Andando, tra l'altro, contro anche la convenzione, di fare una convenzione multilaterale dell'Unione Europea, che ha stabilito la valenza del patrimonio immateriale e soprattutto del patrimonio tramandato per via orale che, diciamo, sta alla base della tradizione di Putignano che è alla sua 631esima edizione". Ci ha pensato la Regione a rimettere le cose a posto. Arriva da Bari, infatti, il contributo straordinario di 180mila euro che eviterà il ridimensionamento del Carnevale putignanese. "Il Carnevale di Putignano quest'anno sarà particolarmente ricco di riti, di eventi collaterali che si affiancheranno alle parate, alle sfilate che, insomma, sono l'evento sicuramente più riconosciuto e più riconoscibile anche del carnevale. Ma quest'anno avranno tanto spazio, appunto, il giovedì, sicuramente oggi le propaggini, la Festa dell'Orso, il funerale del Carnevale, l'estrema unzione, tutti quei riti che sono poco conosciuti al di fuori di Putignano e invece molto partecipati e molto sentiti da parte dei nostri cittadini".