Milano, Bolzano, Trento: sono le città dove si vive meglio in Italia. E si piazzano sul podio della tradizionale classifica sulla qualità della vita del Sole 24Ore, giunta ormai alla sua trentesima edizione. Un lavoro minuzioso sulla base di indicatori certificati, saliti quest'anno da 49 a 90, rilasciati da fonti ufficiali e istituti di ricerca e suddivisi in sei macro categorie. Milano conferma la sua leadership nella classifica generale per il secondo anno consecutivo. Dall'Expo alle future Olimpiadi invernali, il successo del capoluogo lombardo è dovuto anche alla sua capacità di cavalcare i grandi eventi. “Ha un'ottima performance in campo economico, alla qualità dei servizi, primi fra tutti la rete dei trasporti, il livello della depurazione urbana, il valore delle case, le tecnologie cosiddette da smart city al servizio dei cittadini”. Il capoluogo lombardo con la sua provincia non brilla però per qualità dell'aria, degrado della periferia e numero di reati denunciati. Un dato quest'ultimo che potrebbe essere letto anche come segno che a Milano, a differenza di altre realtà geografiche, i cittadini però denunciano di più. Seguono sul podio Bolzano e Trento, che conquistano rispettivamente la medaglia d'argento e di bronzo. Il resto della top ten si divide tra province autonome e new entry. La coda della classifica è tutta occupata dalle province del sud. Caltanissetta occupa l'ultimo posto, Foggia e Crotone la precedono di poco. Ciò che emerge di positivo è comunque il miglioramento delle grandi città, da nord a sud della Penisola. Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. “Pensiamo alla situazione dei trasporti o alla gestione dei rifiuti; è ancora quello, tra tutti gli indicatori da noi considerati, che penalizza di più la situazione di Roma rispetto alle altre città”. Ma anche Napoli, Firenze, Torino, Cagliari, Genova e Bari nella classifica guadagnano tutte diverse posizioni.