Mostra il filmato di bambini in lacrime il capo missione di Medici Senza Frontiere. Sono queste le persone che salviamo, dice mentre sbarcano i primi migranti dalla Geo Barents a Calata Artom, nel porto di La Spezia. La Prefettura stabilirà in un secondo tempo se sia stato violato il nuovo decreto del Governo che vieta soccorsi multipli delle navi ONG. "È stato assegnato un porto dopo il primo soccorso, andavamo verso il porto e ci sono state altre situazioni di emergenza che noi abbiamo l'obbligo di intervenire, quindi siamo tornati perché non potevamo abbandonare quello, se no saremmo stati accusati di omissione di soccorso, un comandante non si può permettere quello, un obbligo internazionale, lo deve fare". Ad accogliere i migranti nel primo pomeriggio, la macchina umanitaria di Croce Rossa e Protezione Civile. Nelle tende riscaldate, cure mediche e vestiti puliti. Sono 237, qualcuno è ferito, qualcuno è positivo al Covid, c'è una bimba di pochi mesi, ci sono 74 minori non accompagnati. ... speranze, emozioni di chi dalle coste nordafricane non ha avuto altra scelta che emigrare, dimenticando i confini politici stabiliti dai governi, confidando in solidarietà e accoglienza. "C'è la soluzione per tutti e possiamo essere orgogliosi ancora una volta e questa città dimostrerà e ha dimostrato di essere all'altezza della solidarietà umana che in queste situazioni bisogna manifestare". "Sta andando tutto secondo le previsioni, come dicevo, forse appena più lento lo sbarco di quanto potevamo immaginare, ma direi in modo composto ed ordinato, senza nulla di più di quanto ci si aspettasse". Uomini, donne e bambini di 22 nazionalità diverse, dalla Libia all'Etiopia, in fuga dalle più disperate condizioni di emergenza. Viaggi della speranza su gommoni e imbarcazioni di fortuna, tre i soccorsi della Geo Barents. "Va verificato, in concreto, come va applicata la norma, ... la prima volta, è una verifica molto delicata che faremo, d'intesa con le autorità competenti".