Questione migranti, non convalidati i fermi in Albania, i 43 subito in Italia

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1 mese fa

I 43 migranti trattenuti dall'Italia nei centri allestiti in Albania vanno subito trasferiti nel nostro Paese. Il fallimento del terzo tentativo di far decollare il protocollo siglato dai Governi di Roma e Tirana si materializza poco dopo le 19. Alla scadenza del termine delle 48 ore dal fermo in terra albanese, sui cellulari degli inviati appostati da giorni all'esterno del centro di Gjader iniziano a rimbalzare le decisioni dei giudici della Corte d'Appello di Roma, che non convalidano il trattenimento e ne sospendono gli effetti, in attesa che sia la Corte di Giustizia europea a stabilire se un Paese possa essere considerato sicuro quando le condizioni sostanziali per la sua designazione non sono soddisfatte per alcune categorie di persone. Una decisione che ricalca quella assunta dai tribunali che in novembre avevano preso in esame il secondo blocco di trattenimenti e rimanda tutto al 25 febbraio, data per la quale era già stato fissato il pronunciamento della Corte su questa spinosa e controversa questione. Nel frattempo, come già successo nelle due precedenti occasioni, i migranti condotti nel paese delle aquile devono essere portati in Italia. I 43 bengalesi ed egiziani ripartiranno tra qualche ora dal porto di Shengjin a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera che li porterà a Bari, dove verranno sistemati all'interno del CARA, lo stesso centro cui furono assegnati i primi dodici migranti che ad ottobre inaugurarono il protocollo. .