Eccoci qui. Sì, anche se si parla spesso di quote rosa, la legge che le ha create fa riferimento a quote di genere proprio riflettendo portando sul campo l'importanza di chi ha un bilanciamento tra uomini e donne all'interno dei consigli di amministrazione delle aziende. Vediamo che cosa prevede questa legge che è la legge Golfo Mosca del 2011 che poi è stata modificata negli anni successivi fino ad arrivare ad oggi, dove appunto si prevede che almeno il 40% dei membri dei CDA di aziende quotate in borsa sia del genere appunto meno rappresentato. Una legge che ha avuto degli effetti molto visibili negli anni. Appunto la legge, l'abbiamo detto è del 2011. Guardate che cosa è successo da quell'anno ad oggi, quante sono state in percentuale le donne nei consigli di amministrazione delle aziende italiane quotate in borsa. Si è passato dal 7% di quello che era nel 2011 fino al 44% per la precisione 43,6% del 2023. Sto venendo al caso cassa depositi e prestiti, che cosa sta succedendo? Ricordiamo innanzitutto che cassa depositi e prestiti è una partecipata dello Stato dunque non è un'azienda quotata in borsa però come nel caso di molte partecipate sia di fatto un po' allineata diciamo a questa indicazione del 40% dei due quinti di donne all'interno dei consigli di amministrazione. Di fatto oggi, il consiglio di amministrazione di CDP si compone di nove membri di cui appunto cinque sono uomini e quattro sono donne. Che cosa si vorrebbe fare? Qui il tema è che a seconda delle versioni bisognerà capire poi e meglio nei fatti, ma insomma o mancano le donne o ci sono troppi uomini per quei posti, questo è appunto a seconda delle versioni che vengono fornite. Sta di fatto che si sta pensando di modificare lo statuto interno di cassa depositi e prestiti approfittando del fatto che esiste un altro consiglio un consiglio di gestione che oggi si compone di cinque membri tutti uomini. L'idea qual è? L'idea è quella di dire: modifichiamo lo statuto mettendo insieme il CDA e il consiglio di gestione che si compone in totale di 14 membri e attenendoci sempre alla regola arriveremo ad avere cinque donne in totale. Quindi anche più di quelle che ci sono al giorno d'oggi. E appunto poi nove uomini. Sta di fatto che bisogna prevedere appunto come vengono distribuite queste donne perché il consiglio di gestione rimane comunque un organo di secondo ordine rispetto al CDA che è quello che poi prende alla fine le decisioni definitive.























