Sono particolarmente onorato di questa occasione che il Consiglio Superiore mi ha dato. Ci metterò tutto l'impegno e tutte le mie energie nei prossimi 4 anni saranno dedicate a questo ufficio. Un rapido passaggio in Procura, poi il giuramento in tribunale. È il giorno dell’insediamento per Raffaele Cantone, ex Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, nuovo Procuratore di Perugia, eletto dopo uno scontro durissimo all’interno del plenum del Csm che ha finito per dividersi, perché quella del Procuratore del capoluogo umbro è una poltrona in questo momento centrale. Proprio dalla Procura di Perugia è partita circa un anno fa l'inchiesta sulle cosiddette toghe sporche. Il terremoto giudiziario che ha illuminato il volto oscuro della magistratura ha messo in luce un sistema, quello delle correnti e del loro potere e più che scosso il Csm. La parte migliore della magistratura deve dare, deve avere la possibilità di dimostrare che c'è una magistratura che lavora, una magistratura che opera nel quotidiano e che ovviamente queste sono vicende patologiche e che tali devono essere considerate. Sul tavolo di Cantone il dossier più importante e delicato è quello sull'ex Presidente Anm, Luca Palamara, indagato per corruzione. Quello stesso Luca Palamara che in chat con Cosimo Maria Ferri, deputato renziano e magistrato in aspettativa, scriveva Cantone a Perugia è da evitare assolutamente. Non la volevano a Perugia e lei con che animo si dispone ad arrivare qui? Con l’animo di uno che vuole fare il proprio dovere e basta. Il 16 luglio il primo confronto processuale sulle carte. Il Gip dovrà decidere quali intercettazioni dovranno entrare nel processo.