I Carabinieri continuano a cercare nelle campagne il corpo della ragazza. I magistrati ipotizzano che Saman Abbas, 18enne pakistana, sia stata uccisa e poi nascosta nei campi qui a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nell'area dove c'è la sua abitazione. Saman viveva in questa casa, assieme alla sua famiglia, casa che ora è sotto sequestro, mentre il padre, l'unico della famiglia a lavorare, era occupato in questa azienda agricola. In un fermo immagine ripreso da una telecamera di sorveglianza, si vedono tre persone con alcuni attrezzi da lavoro: due pale, un secchio, un sacchetto azzurro e un piede di porco. Il video risale al 29 aprile scorso, alle 19:15 di quella sera, le sagome si dirigono nei campi sul retro della cascina, per poi rientrare alle 21:50. Uno scenario che lascia presagire un epilogo drammatico. Ecco perché l'ipotesi dell'omicidio, è diventato predominante nel fascicolo di inchiesta, dove sono tre gli indagati, i genitori della ragazza e uno zio. Nell'azienda agricola, circondata da ettari ed ettari di terreno e dove il padre di Saman lavorava, sono increduli. "Non si vedeva mai". "Era sempre in casa, chiusa?". "Sempre chiusa in casa, non si vedeva mai. L'ho vista una volta, l'anno scorso, è passato un anno". "Il padre invece?". "Il padre lavorava qua, era una brava persona, sembrava". "Conosco lui, perché loro, erano un po' schive le donne". "Non si vedevano?". "Si vedevano, quando noi chiudevamo, loro andavano a sedere ... lì, che c'era una tavola, quando passavamo, saluto, basta così". Saman aveva disobbedito alla sua famiglia, opponendosi a un matrimonio combinato e aveva denunciato i suoi genitori. È sparita da circa un mese, mentre i suoi familiari sono partiti in tutta fretta, per tornare in Pakistan e questo ha fatto insospettire gli investigatori, che hanno già chiesto una rogatoria per rintracciarli, attraverso i canali della Cooperazione Internazionale.