I cani fiutano e cercano insieme ai Carabinieri. Questa volta sono nei terreni intorno alla casa dello zio e dei due cugini di Saman. A loro, la ragazza, potrebbe essere stata consegnata per essere uccisa. "Non mi ricordo le date però so di averla vista tipo due mesi fa sicuramente l'ho vista e quelle poche volte che l'ho vista era sempre insieme alla mamma, che venivano qua con tutti i pakistani che c'erano qui". La videocamera di sicurezza dell'azienda agricola, nella quale il padre lavora da 15 anni, riprende Saman per l'ultima volta la sera del 30 aprile. Esce di casa con i genitori. Insieme si avviano su questo sterrato tra serre e campi coltivati. Dieci minuti dopo fanno ritorno solo il padre e la madre che il giorno successivo partono per il Pakistan. Per loro c'è un avvocato d'ufficio. Ancora non è riuscito a contattarli. "Quello che ci tengo a dire è che tutti quei fatti che sono stati in un certo qual modo resi pubblici si prestano a molteplici interpretazioni e non tutte queste interpretazioni sono in asse con la tesi accusatoria, anzi direi, tutt'altro". È uno dei familiari, minorenne, a confermare agli inquirenti che Saman è stata ammazzata ma non sa dove sia stato nascosto il cadavere. Anche lui è indagato. La Procura di Reggio Emilia vuole ascoltarlo in incidente probatorio, in attesa di poter interrogare il cugino, fermato in Francia. La sua estradizione è stata autorizzata dai giudici transalpini.