Tatiana è a casa e sta bene, anche se in realtà non è mai stata male, per fortuna. La sua è stata una fuga volontaria da tutto e da tutti, al momento non spiegata e al tempo stesso inspiegabile, aiutata da Dragos, l'amico rumeno con lei nelle immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza il 24/11 scorso e che da allora l'ha ospitata nella sua piccola mansarda in via Rao, qui a Nardò, 200 metri appena da quella casa in cui per 10 giorni i genitori e il fratello della ragazza hanno condiviso le loro paure con familiari, amici e investigatori. "Oggi siamo tornati, ci siamo risvegliati con un sorriso, quindi diciamo, come ha detto ieri mio padre è un regalo di Natale anticipato. Mia sorella sta riposando, sta bene, ha bisogno adesso della vicinanza della famiglia, comportamento strano che ovviamente, valuteranno gli inquirenti per capire effettivamente cosa è successo e poi valuteremo noi, con mia sorella e con i dottori che magari la visiteranno per capire se sta bene, se è successo qualcosa" "Quali sono state le prime parole che ha detto Tatiana?" "Vladimir ti voglio bene." "E tu che gli hai detto?" Anch'io e poi l'ho abbracciata" Tatiana, che sembra stia passando queste ore chiusa nella sua stanza, per il momento non parla, ma non potrà rimanere a lungo in silenzio con gli investigatori che hanno tante domande da farle. Domande a cui ha già risposto invece Dragos, l'altro protagonista di questa assurda storia, che racconta di essersi limitato ad assecondare le intenzioni di Tatiana e che ora chiede scusa a tutti per non essersi reso conto delle conseguenze di quella che lui ha definito la nostra avventura. .























