Ragazze nelle stem, l'auto a guida autonoma progettata dall'ingegnera Marcello

Immaginate un auto che circola per le strade della vostra città mentre chi dovrebbe essere al volante legge un libro, oppure che quella stessa vettura possa spostarsi autonomamente da un punto a un altro per imbarcare il conducente successivo. Questo è il progetto cui sta lavorando Maria Marcello una delle promesse dell'ingegneria italiana. "Abbiamo un progetto molto particolare che si chiama Millemiglia Autonomous Drive che ha come obiettivo quello di sperimentare veicoli a guida autonoma appunto su strada pubblica e sfrutta alcuni eventi durante l'anno per testare il veicolo è la tecnologia in ambienti un po' particolari, uno di questi eventi è la Mille Miglia. Il nostro prossimo obiettivo è quello di percorrere, cercando di fare ancora più strada in modalità di guida autonoma, la Mille Miglia 2024. Ci Vorremmo spostare, con questo progetto, verso un modello di mobilità molto più sostenibile con le auto condivise, auto elettriche, ma che siano anche autonome." L'ultimo rapporto ANVUR sui dati delle immatricolazioni nelle università tecnico-scientifiche ci rivela che nonostante gli sforzi, la presenza femminile è pressoché bloccata da 10 anni al 39%. "Il mio corso di laurea, come percentuale, era un po' bassa. Penso che ci aggiravamo intorno a un 10% non di più. All'interno del mio team, che si occupa specificatamente di questo progetto, è un team abbastanza misto. Una delle problematiche maggiori che spesso qualcuno non si aspetta, è una figura come la mia che ricopre il mio ruolo. Quindi bisogna impegnarsi un po' di più per dare un po' di validità a quella che è la mia figura professionale." Per invertire questa tendenza serve supporto da parte della scuola, della famiglia, del contesto che circonda le ragazze, fin dal primo anno delle elementari. Perché è allora che inizia a radicarci la convinzione di non essere portate per queste materie. "Fortunatamente ho avuto sempre un supporto e un sostegno molto positivo da parte della mia famiglia ma anche della scuola prima di frequentare l'università. Quello che secondo me blocca la maggior parte delle ragazze nel intraprendere questo tipo di percorso è vedere i numeri, però fin quando non ci si butta e non si inizia un po' a provare, ad affollare un po' le aule di ingegneria o di altre materie stem con anche tante ragazze non riusciremo mai a risolvere questo piccolo problema." "Quindi?" "Istrivetevi.".