"Abbiamo appena trovato il cellulare dentro la borsetta di una delle ragazze che si trovava non in acqua ma subito nascosto sotto i cespugli subito sull'argine". L'attività dei soccorritori si concentra in una zona circoscritta dell'area in cui i tre ragazzi dispersi sono stati visti l'ultima volta venerdì pomeriggio, prima di essere travolti dalla piena del Natisone alla altezza del ponte romano in località Orsaria, piccola frazione della provincia di Udine. Il dispositivo di soccorso conta 40 uomini tra specialisti, sommozzatori dei Vigili del Fuoco, personale di Protezione Civile, team speleologico. Le ricerche ripresa all'alba con ausilio di droni ed elicotteri sono coordinate dal campo base allestito a Premariacco. Ore vissute tra angoscia e speranza per i familiari dei tre amici: una ragazza italiana di 20 anni, un ragazzo e una ragazza di origine rumena rispettivamente di 23 e 25 anni, probabilmente non in grado di valutare il pericolo dovuto alle condizioni meteo. Le difficoltà per quanto riguarda le ricerche, presumo, siano anche dettate dalla pavimentazione no del del fiume che non penso sia liscia ecco. "No sicuramente molto articolata è pieno di cunicoli, di sifoni e quindi oltre dal punto di vista operativo, anche dal punto di vista della sicurezza particolarmente attivo pure per persone molto addestrate per questo tipo di interventi".