Era nel pomeriggio, l'ho chiamato verso le 17.30 per sapere appunto dov'era, cosa faceva, se era tutto a posto. Dice "sì babbo, guarda sono qui in giardino, qui all'Altobelli, sto chiacchierando", e gli ho detto "verso che ora torni?" "verso le 18:30". Me lo vedo sbucare a casa piangendo, anzi singhiozzando, non riusciva a parlare poverino, e mi ha fatto vedere il giacchetto che aveva appoggiato in cucina e con la spugna cercava di levare gli sputi. "Due ragazze mi hanno preso a calci, scapaccioni, mi hanno preso gli sputi, di tutto, ebreo di merda devi morire nel forno e tutto quanto". Ecco, questa è stato lo shock che mi sono vista a casa e mi stringe il cuore guarda. Le leggi razziali sono iniziate così, con queste cose qui, ecco. Mi sono attivato con le forze dell'ordine e tutto quanto e ho fatto denuncia ai Carabinieri perché queste cose non accadano più, ecco. Siamo ancora scioccati, siamo ancora devastati da tutto quanto e grazie un pò al sostegno di tutti, della comunità ebraica, di tutta Italia. Mi hanno chiamato da Gerusalemme, da tutti quanti per il sostegno da parte loro, per dire che non siamo soli, ecco. Non si parla di uno scapaccione preso da un un ragazzo o una ragazza più grande perché ha fatto un torto, qui si sta parlando, quindi no di danni fisici, ma qui si sta parlando di danni morali che un bambino, a questa età, di 12 anni, dove deve formare il carattere e tutto, si porterà dentro lui, dentro io, e dentro tutta la mia famiglia. C'è ancora tanto marcio, purtroppo c'è tante cose lasciate lì, che vengono considerate come bravate, però un'azione di questo tipo, con ingiurie e con sputi, proprio l'umiliazione, la vigliaccheria di prendersela con un bambino più piccolo di loro, ingiuriare tutte queste cose qua, ecco è una cosa che ci porteremo dentro, sicuramente.























