Mario Ruggero è intervenuto quando hanno puntato la pistola alla tempia della moglie. Ha difeso lei e la figlia, aggredite, immobilizzate, minacciate di morte dai tre banditi. Hanno fatto irruzione in gioielleria, poco prima dell'orario di chiusura, armati di coltello e una pistola, risultata poi giocattolo. Dopo una breve colluttazione, Roggero ha preso l'arma, che custodiva regolarmente in negozio e ha esploso 5 colpi. "Abbiamo sentito questi colpi, la gente che urlava e addirittura noi, perché non ti rendi conto". Due rapinatori sono morti sul colpo, il terzo, in fuga e ferito, è stato fermato nella notte ed è ora in ospedale, piantonato dai carabinieri. "La gioielleria Roggero è un'attività storica del nostro paese, che porta avanti con passione il lavoro da tantissimi anni ed erano traumatizzati. Veramente solidarietà da parte di tutta la comunità alla famiglia". "A me dispiace per quello che è successo, per la famiglia ma arrivi a un punto che sei anche stanco, perché ne hanno avute diverse di rapine". Già nel 2015 aveva subito un'altra rapina violenta. Ora, il gioielliere, risulta indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Resta da capire se abbia sparato all'interno o all'esterno del negozio, quando i rapinatori, tutti italiani del posto, erano già in fuga. Un dettaglio importante, ai fini delle responsabilità penali, che verrà chiarito dalla perizia balistica. Il gioielliere ha detto di aver piena fiducia nella giustizia. "Io mi auguro veramente per la famiglia che abbia un po' di pace, che riusciamo di nuovo tornare alla normalità". "Ci difendiamo alla fine da soli, mi sembra un po' assurdo, no?".