Anagnina. Roma sud. 10 gennaio. Sono le 21.27. Due minorenni entrano in un minimarket con il cappuccio della felpa alzato. Dal frigo prendono una bottiglietta d'acqua. Fanno un cenno al gestore. Davanti alla cassa uno dei due con la mano sinistra poggia sul banco un euro. Nell'altra mano che tiene in tasca ha un sasso. Inizia a colpire il commerciante. Ripetutamente. Al volto e in testa. Si accanisce contro di lui mentre l'altro apre la cassa e prende tutto: 300 euro. L'uomo sanguinante li vede scappare senza riuscire a fermarli. Viene ricoverato in ospedale per trauma cranico e grazie a queste immagini che i Carabinieri di Castel Gandolfo guidati dal comandante Acquaviva li arrestano, 24 ore dopo. Si erano cambiati il giubbotto e avevano 60 grammi di hashish, 160 euro e un bilancino. Due baby rapinatori, studenti romani di 14 e 15 anni, uno è figlio di un professore di scuola media, l'altro di un manovale arrestato in passato per aver maltrattato e picchiato il figlio e la moglie. La Procura per i minori di Roma ha richiesto e ottenuto per loro la convalida del fermo: uno è andato in comunità minorile e l'altro nel carcere di Casal del Marmo con l'accusa di concorso in rapina aggravata e lesioni gravi. Nessuno dei due frequenta la scuola. Quando i carabinieri li hanno portati in caserma hanno detto "Non siamo stati noi". Forse non sapevano che c'è un video che li incastra.