Un buon profilo di sicurezza è quello che emerge dall'analisi dei dati fin qui acquisiti sulle reazioni ai due vaccini finora in uso nel nostro Paese, quelli di Pfizer, Biontech e di Moderna. È quanto si legge nel primo rapporto di farmacovigilanza sui vaccini covid 19 pubblicato dall'agenzia italiana del farmaco, che avrà cadenza mensile. I primi dati sono relativi al periodo tra il 27 dicembre il 26 gennaio scorsi, le segnalazioni riguardano nel 99% dei casi la prima dose del vaccino di Pfizer che è stato di gran lunga il più utilizzato e nell'1% dei casi il vaccino Moderna, anche se sono finora oltre 7300 le segnalazioni di reazioni avverse ai due vaccini ARNA messaggero, nel 92,4% dei casi si tratta di eventi considerati non gravi, principalmente dolore in sede di iniezione, febbre, stanchezza, dolori muscolari, cefalea, vertigini, sonnolenza, nausea, i disturbi del gusto, del 7,6% di segnalazioni classificate come gravi è in corso la valutazione del nesso causale con i vaccini, Aifa riferisce che in 3 di questi casi su 4 non è stato necessario ricovero ospedaliero e i 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione anti covid, sempre secondo Aifa, non sono correlati al vaccino, bensì alle condizioni di base della persona vaccinata.