Siamo vulnerabili, ma anche increduli. Due milioni di famiglie italiane vivono in povertà assoluta, con un aumento di oltre il 100%. E tre milioni di persone, ancora credono che il Covid non esista. Il 55° Rapporto del Censis, evidenzia come la pandemia abbia accentuato i divari della società e il senso di insicurezza della gente, come anche l'irrazionale abbia infiltrato il tessuto sociale, al punto che dal 10,9% degli italiani, i vaccini sono considerati inutili ed inefficaci. I più giovani vedono tradite le aspettative sul futuro. Più del 46% dei dirigenti scolastici, vede i propri studenti prevalentemente disorientati. La verità è che il Covid ha causato anche forti danni psicologici ai ragazzi, con sempre più diffuse forme di depressione e disagio esistenziale. Sempre secondo lo studio demografico, malgrado il rimbalzo dell'economia del primo semestre, le donne occupate in Italia, hanno continuato a diminuire. Il tasso di attività femminile, a metà anno, è al 52,6%, in calo di circa due punti percentuali durante la pandemia e lontanissimo da quello maschile, pari al 72,9%. Siamo ultimi in Europa. E c'è ancora un abisso retributivo fra uomini e donne. Ci si sposa meno e il numero di nati sta pericolosamente scendendo, anno dopo anno, sotto la soglia dei 400mila. La contrazione registrata dal 2015 è a doppia cifra per tutte le Regioni, ad eccezione del Trentino Alto Adige. Ed è stata più forte, laddove il Coronavirus ha circolato di più. Pensando al futuro, anche alla luce di una società cambiata dalla pandemia, il Rapporto del Censis, ci dice che gli italiani vogliono un crono-programma serio, riforme strutturali ed un intervento pubblico che sia fatto di scelte coraggiose.