Una Messa a Ravanusa, una cerimonia di commemorazione nella vicina Campobello di Licata, dove alcune delle vittime vivevano. Si ritrovano in chiesa familiari, parenti e amici nell'anniversario della tragedia che ha sconvolto due comuni dell'agrigentino a due settimane dal Natale del 2021. Una fuga di gas nella rete del metano fece esplodere le palazzine di via Trilussa, nel centro del paese, uccidendo 9 persone e un bimbo che stava per nascere. Sotto accusa la vecchia rete realizzata nell'88 dall'allora "Siciliana gas" e il cedimento di una delle saldature con cui erano stati sistemati alcuni raccordi a "S". Al vaglio, nelle carte dell'inchiesta della Procura di Agrigento, anche le eventuali responsabilità della Italgas che ha preso in gestione la rete. Solo due donne vennero trovate vive. Si scavò tra le macerie per tre giorni per recuperare tutti i corpi. Gli ultimi due dispersi Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio, vennero estratti la sera del 14 dicembre. I primi ritrovati domenica 12, Calogero Minacori e Carmela Scibetta con il marito il professore Pietro Carmina, ricordato anche dal Presidente della Repubblica per quella lettera intensa e commovente che aveva scritto agli alunni prima di andare in pensione. Lunedì mattina, il 13, si spense invece la speranza di ritrovare vivi Selene Pagliarello, incinta al nono mese, il marito Giuseppe Carmina e i genitori di lui Angelo ed Enza. Una stele ricorda ora i due sposini che stavano per dare alla luce un bambino. Il padre di Selene non si dà pace chiede di conoscere tutta la verità, ringrazia il lavoro della Procura ma si rivolge a Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica faccia in modo, dice, che si arrivi a capo di tutto perché dopo un anno aspettiamo ancora di capire.























