13 agosto 2021. 10.000 persone arrivate da tutta Europa, Francia, Germania, Olanda, Croazia, Polonia, si ritrovano a un grande campo attorno al lago di Mezzano nel comune di Valentano tra Viterbo e Grosseto. Occupano 20 ettari, un'intera collina coltivata a grano, e la trasformano nel più grande rave party di quell'estate. Migliaia di giovani, nessun servizio igienico. Il raduno finisce il 19 agosto in seguito alla morte di un ragazzo di 24 anni. Camper, furgoni e tende se ne vanno, è tempo di fare la conta dei danni. I gestori dei bed and breakfast nei paraggi hanno visto fioccare le disdette. I bit tecno a tutto volume hanno dissuaso i clienti dal fermarsi, spingendo e cercare un po' di pace lontano da tutti altrove. Alle loro spalle i partecipanti lasciano immondizia accumulata qua e là e tracce di 6 giorni di sballo totale. Per smaltire rifiuti e sanificare le aree utilizzate come latrine, il comune di Valentano spende 35.000 euro che il Ministero dell'Interno pochi mesi dopo gli risarcisce. A tutt'oggi solamente il proprietario del terreno occupato non è stato risarcito. Ha fatto causa al Viminale chiedendo 300.000 euro per i danni alle fattorie, i furti di gasolio e la moria di bestiame ammazzato dai cani dei raver e dallo stress subito. Il processo comincerà soltanto a marzo 2023.























