Da testimone a indagata per la morte del figlio. La mamma di Edoardo, il bambino di quattro anni morto mercoledì nella piscina di Mirabeach, il parco acquatico di Mirabilandia, è stata sentita in Procura a Ravenna. Durante l'incontro la sua posizione è cambiata. I magistrati, che indagano per omicidio colposo, ipotizzano responsabilità penali nei suoi confronti per aver lasciato il bambino da solo in quell'arco di tempo in cui poi si è verificata la tragedia, circa otto minuti. All'interno del parco vi sono dei cartelli che obbligano i genitori a non allontanarsi mai per una distanza superiore a quella di un braccio dai propri bambini fino a cinque anni di età. Ma questo non esclude responsabilità di altri. Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche i nomi del bagnino e del capo sicurezza della struttura. “Stiamo verificando, anche tramite i Carabinieri e anche la Medicina del Lavoro, se vi sono state, diciamo così, negligenze od omissioni rispetto alle cautele necessarie per evitare una tragedia del genere”. Per gli inquirenti, che hanno visionato i filmati delle due telecamere di sicurezza puntate sulla piscina, non ci sarebbero molti dubbi sulle cause della morte: il bambino sarebbe annegato, ma sarà l'autopsia a stabilirlo con certezza. Il giorno dei funerali di Edoardo, figlio unico, Castrocaro, Comune di residenza della famiglia, proclamerà il lutto cittadino.