Filmate, violentate per due anni. Vittime due ragazze che all'epoca dei fatti tra gennaio 2022 e novembre 2023 minorenni, così come minorenni erano i loro aguzzini, gli ultimi arrestati dalla polizia con l'accusa di violenza di gruppo sono tre giovani oggi appena diciottenni. I presunti stupratori sarebbero molti di più almeno 17 secondo gli inquirenti, fermati nei mesi scorsi. Una vicenda di abusi ripetuti, degrado sociale, ndrangheta che arriva da Seminara in provincia di Reggio Calabria. Si chiude così il cerchio dell'inchiesta ribattezzata masnada che non è scaturita dalla denuncia delle vittime. Le ragazze infatti avrebbero preferito non parlare impaurite di ripercussioni ed ostacolate anche dalle famiglie. La storia è emersa da intercettazioni partite da un'altra indagine e la svolta è arrivata dopo la confidenza ad un poliziotto amico di una delle vittime. Le giovani erano costrette a subire violenze sessuali in auto o in appartamenti, venivano filmate e le immagini poi condivise tra coetanei: "Se parlate uccidiamo i vostri genitori", le minacciava il gruppo composto da esponenti della criminalità organizzata di Gioia Tauro nel quale faceva parte anche il fidanzato di una delle vittime. Gli inquirenti hanno ricostruito parlato di attività raccapricciante, di atti di violenza sessuale di gruppo reiterata. Nelle scorse ore, gli ultimi arresti grazie ai video. Secondo i magistrati, i tre giovani avrebbero palesato una personalità totalmente orientata verso il soddisfacimento di più biechi istinti sessuali.