La Sicilia riserva una sorpresa alle politiche. Il risultato del Movimento 5 Stelle primo partito, ma sul fronte delle regionali, sceglie la linea della continuità. Il successore di Nello Musumeci, è il candidato del centro destra Renato Schifani. Palermitano, classe 1950 dal 2008 per 5 anni Presidente del Senato. "Questa vittoria, si pone in sinergia con il vento che spira a favore del centrodestra". Dal comitato elettorale, in un albergo nel centro di Palermo, un cenno ai punti del programma di Governo. "Lavorerò con un obiettivo, quello di dare lavoro ai nostri giovani. Il lavoro, si crea attraendo investimenti". E la rassicurazione, sul rischio che la mafia metta le mani sui soldi del PNRR. "Un comitato ristrettissimo, di ex magistrati o ex personaggi delle forze dell'ordine di carattere inquirente, ristrettissimo che dia un'occhiata, che verifichi l'andamento dell'attuazione del piano nazionale di residenza". In una tornata elettorale, segnata dall'astensionismo, con meno della metà degli aventi diritto andate alle urne, arriva secondo l'indipendente Cateno De Luca, Sindaco di Messina negli ultimi anni. Solo terza la Dem Caterina Chinnici. Quarto il grillino Nuccio di Paola. Candidati diversi, per lo schieramento progressista, che con Pd, Cento Passi e 5 stelle, si era presentato compatto alle primarie di luglio. Riconoscendo in un primo momento, nella figlia del Magistrato ucciso dalla mafia, la candidata unitaria. Fino alla scissione, avvenuta un mese dopo le primarie e un mese prima delle elezioni. Una rottura che come confermano oggi i numeri, ha di fatto impedito di contendere la vittoria finale alla coalizione del centrodestra.























