Errori madornali nella compilazione dei verbali, alcuni consegnati in bianco. Numero di schede all'interno delle urne superiore al numero delle persone che hanno effettivamente votato. Presidenti di seggio inesperti, voti per le regionali finiti nelle urne delle politiche. Insomma un caos che in Sicilia, a 24 giorni dalle elezioni del 25 settembre scorso non è ancora stato ordinato. Il pasticcio riguarda le elezioni regionali, in particolare il conteggio dei voti per assegnare i seggi all'Assemblea Regionale siciliana. Per questo motivo il neo eletto presidente della regione Renato Schifani non ha nemmeno costruito la squadra di Governo. Si attende ancora la formazione del Parlamento siciliano per iniziare l'attività parlamentare. Su nove province sei sono ancora bloccate al conteggio e i Tribunali non possono nominare gli eletti, senza considerare la possibilità di eventuali ricorsi e richieste di riconteggio che però devono essere proprio autorizzate dalla Magistratura. Dal servizio elettorale regionale arrivano rassicurazioni. I conteggi dovrebbero terminare entro sabato, al massimo lunedì, ma resta il fatto che le urne sono state chiuse il 25 settembre alle 23 e ancora in molti non sanno se sono stati eletti o se dovranno ritentare alla prossima tornata elettorale. La maglia nera va a Siracusa, prima per quanto riguarda i ritardi nei conteggi. Ed intanto dagli uffici elettorali fanno sapere di aver segnalato ai Tribunali i presidenti non idonei al ruolo, per cancellare i loro nomi dalle liste in vista di altre tornate elettorali.























